L’art. 27 del Testo Unico Immigrazione disciplina l’ingresso per lavoro in casi particolari, al di fuori delle quote previste dai decreti flussi, prevedendo modalità e termini per il rilascio delle autorizzazioni al lavoro, dei visti di ingresso e dei permessi di soggiorno per lavoro subordinato per varie categorie di lavoratori stranieri.
La lettera “E” in particolare è prevista per:
“ collaboratori familiari aventi regolarmente in corso all’estero, da almeno un anno, rapporti di lavoro domestico a tempo pieno con cittadini italiani o di uno degli Stati membri dell’Unione europea residenti all’estero, che si trasferiscono in Italia, per la prosecuzione del rapporto di lavoro domestico”
Il cittadino italiano, o comunitario, al rientro in Italia può quindi portare al proprio seguito il collaboratore domestico extracomunitario che ha alle proprie dipendenze all’estero da almeno un anno, senza la necessità del decreto flussi, extra quote.
Il datore di lavoro in questo caso, oltre a dovere dimostrare il rapporto precedente con il collaboratore, deve anche essere in possesso dei requisiti di un reddito sufficiente per assumerlo ed un alloggio idoneo per ospitarlo in Italia.
La procedura prevede la richiesta di Nulla Osta da inviare alla Prefettura di competenza tramite il Ministero dell’Interno, la richiesta di visto presso l’Ambasciata/Consolato Italiano di competenza ed infine la richiesta del permesso di soggiorno presso gli uffici della Questura nel momento in cui il lavoratore avrà fatto ingresso in Italia.
La nostra agenzia può seguire l’iter completo della richiesta.