L’ingresso in Italia per motivi di lavoro può essere consentito anche al di fuori dei decreti flussi. L’articolo 27 del Testo Unico Immigrazione stabilisce per quali casi particolari di lavoratori stranieri possono essere rilaciate le autorizzazioni, i visti e i permessi di soggiorno per lavoro subordinato
Il decreto legislativo del 28 giugno 2012 n. 108 ha introdotto un nuovo permesso di soggiorno, denominato “Carta Blu UE”. Il decreto ha recepito la direttiva europea 2009/50/CE, in attuazione delle condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di Paesi terzi che intendono svolgere lavori altamente qualificati.
L’attuale normativa vigente relativa ai tirocini formativi e di orientamento costituisce una grande opportunità per le aziende che desiderano organizzare corsi di addestramento, formazione e stage interni a favore di partner commerciali esteri, filiali oltreconfine e in generale a personale o lavoratori non residenti in Italia.
La fidejussione e la polizza sanitaria per alcune tipologie di visto potrebbero essere necessarie per il cittadino straniero non comunitario che intenda fare ingresso in italia, o nell’Area Schengen. La legge prevede la dimostrazione di disponibilità di mezzi finanziari che possano garantire il suo mantenimento durante il periodo di soggiorno previsto e la copertura di eventuali spese sanitarie o per cure mediche.
Richieste di visure e planimetrie catastali, visure camerali, estratti e certificati anagrafe, certificati casellario giudiziale e carichi pendenti, legalizzazioni presso Prefettura di Roma e Procura della Repubblica di Roma