Il visto per residenza elettiva consente l’ingresso e il rilascio del relativo permesso di soggiorno al cittadino straniero che intenda stabilirsi in Italia, dimostrando di possedere risorse sufficienti a mantenersi autonomamente, senza esercitare alcuna attività lavorativa.
I requisti che il richiedente deve dimostrare sono di 2 tipologie:
1) disponibilità di un’abitazione da eleggere a residenza in Italia, con un immobile di cui si ha la proprietà oppure la conduzione con un contratto di affitto registrato;
2) risorse economiche, sotto forma di pensioni, vitalizi, dividendi, proprietà immobiliari, stabili attività economico-commerciali o da altre fonti diverse dal lavoro subordinato, che possono essere percepite sia all’estero che in Italia.
Il rilascio di questo tipo di visto è soggetto ad un ampio potere discrezionale da parte della Rappresentanza Italiana all’Estero, Ambasciata o Consolato competente. Il riferimento legislativo al riguardo è la direttiva del Ministro dell’interno del 1° marzo 2000, che prevede risorse economiche a disposizione dell’istante non inferiori a 31.000 euro annui.
Il visto per residenza elettiva può essere richiesto anche per il coniuge convivente, i figli minori o maggiorenni, se conviventi e a carico, e per i genitori. Le risorse economiche devono in questo caso essere adeguate a garantire il mantenimento di tutti i richiedenti.
Una volta che lo straniero, ed eventualmente i suoi familiari, ha fatto regolare ingresso in Italia, dovrà, entro 8 giorni, presentare apposita richiesta di permesso di soggiorno, che avrà la validità di 1 anno, poi rinnovabile.
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